Lavori alla Trinità
Hanno avuto inizio i lavori di rifacimento del manto di copertura del Santuario della Santissima Trinità di Parre: negli ultimi vent’anni, infatti, si è assistito ad un lento e progressivo degrado del manto di copertura che ha causato dannose infiltrazioni d’acqua che, a loro volta, hanno messo in pericolo il patrimonio artistico e architettonico della struttura.
Il progetto di restauro volto alla risoluzione delle cause delle problematiche di degrado in atto risale all’autunno del 2020. Sì è però dovuto attendere questo tempo per riuscire ad ottenere tutti i permessi necessari e per recuperare i fondi per sostenere il costo dell’opera: è grazie alla generosità di molti benefattori che questo progetto può finalmente concretizzarsi.
Di seguito viene esposta una relazione dettagliata del prospetto dei lavori e del resoconto economico a cura dell’architetto Norberto Perolari.
Il progetto di rifacimento della copertura
Gli ultimi lavori di restauro, che terminarono nell’anno 2000, non previdero nessun intervento in copertura (l’ultimo intervento a riguardo fu un “rifacimento di emergenza”, eseguito negli anni ottanta, a seguito dell’incendio che causò il parziale crollo della stessa nella parte di porticato esterno). La mancanza di un vero e proprio intervento di riassetto definitivo, ha determinato nel corso degli ultimi vent’anni un lento e progressivo degrado del manto di copertura che ha causato a sua volta dannose infiltrazioni di acque meteoriche raggiungendo il quasi probabile “punto di non ritorno” di compromissione di buona parte dell’integrità strutturale delle orditure lignee in corrispondenza delle zone di infiltrazione, oltre al danneggiamento di intonaci e relative decorazioni pittoriche e affreschi.
Azioni programmatiche
La Parrocchia di S. Pietro Ap. in Parre, nella figura dell’allora parroco pro-tempore, don Armando, a seguito del manifestarsi delle infiltrazioni a cui si accennava poc’anzi, nel corso dell’autunno 2020 incaricava lo Studio Ass.to di Architettura Cortinovis e Perolari di predisporre urgentemente un progetto di restauro volto alla risoluzione delle cause delle problematiche di degrado in atto. Gli incaricati eseguirono una serie di sopralluoghi in sito al fine di pervenire ad una precisa e consapevole conoscenza della situazione in essere così da pervenire alla corretta diagnostica preliminare. Veniva conseguentemente intrapreso e affrontato l’iter progettuale di intervento che ha visto i necessari passaggi attraverso l’Ufficio Tecnico della Curia Vescovile di Bergamo e la successiva autorizzazione ministeriale rilasciata dalla competente Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia.
In particolare, nel mese di settembre 2020, gli architetti incaricati eseguivano un sopralluogo approfondito in copertura, riscontrando con assoluta evidenza le cause delle perdite d’acqua attraverso il manto di copertura: ci si trova di fronte ad una situazione di assoluto degrado, con l’aggravante della presenza di un sottomanto in lastre di cemento-amianto.
Durante il sopralluogo si denotava inoltre la necessità di intervenire sul campanile data la presenza di depositi carboniosi e di biodeteriogeni sugli elementi lapidei. Questi ultimi, una volta eliminate le tracce di alterazione di cui sopra, potranno restituire un’immagine completamente diversa rispetto all’attuale e del tutto simile all’originale data la buona integrità dei conci che non denotano gravi segni di incoerenze, disgregazioni o disconnessioni superficiali.
Riassumendo:
– l’intero complesso è in buono stato di conservazione ad eccezione, appunto, della copertura e delle macchie di umidità presenti nelle volte interne alla chiesa e all’interno del piano superiore dell’appartamento del custode;
– l’orditura lignea (seppur non originaria in quanto rifatta negli anni Ottanta), nelle parti visibili, risulta integra, mentre il manto di copertura, composto da lastre in fibrocemento-amianto e soprastanti coppi, è irrimediabilmente compromesso. Sarà in ogni caso necessario accertare lo stato di conservazione degli elementi lignei strutturali della copertura in corrispondenza delle infiltrazioni manifestate sulle volte interne e nell’appartamento del custode (che con buone probabilità dovranno essere integrati);
– le lattonerie risultano in diversi punti deteriorate, e necessitano di essere sostituite;
– Il campanile, necessita di pulizia e protezione degli elementi lapidei. La copertura dello stesso risulta essere in guaina bituminosa e andrebbe sostituita e armonizzata con quella in coppi del tetto.
Opere di manutenzione straordinaria
Il progetto di intervento prevede sommariamente la seguente articolazione delle fasi di intervento.
Oratorio:
– rimozione manto di copertura in coppi (con accatastamento dei soli coppi vecchi in ottimo stato di conservazione) e smaltimento delle lastre di fibrocemento-amianto secondo le procedure e le prescrizioni di cui all’art. 34 del D.Lgs. n. 277/1991;
– rifacimento del manto di copertura mediante il posizionamento di assito in legno di larice accostato, listello orizzontale di aggancio in abete, telo ad alta traspirabilità e permeabilità al vapore, soprastante coppo a canale e completamento con coppi di coperta di recupero e di nuova fornitura di tipo anticato, adeguatamente fissati con ganci (a quelli sottostanti) a totale scomparsa, così da evitarne lo scivolamento e la conseguente ricorritura di manutenzione periodica. Sono altresì previsti “pettini” antivolatili in gronda e formazione di colmo ventilato e relative staffe distanziatrici e di supporto;
– installazione di adeguati ganci inox sottocoppo di classe A, secondo la certificazione EN-795, per la sicurezza anticaduta in copertura (ad oggi inesistente);
– sostituzione delle lattonerie degradate.
Campanile:
– pulitura delle pareti del campanile (che presentano depositi superficiali e patine biologiche) mediante spazzole, lavaggio con idropulitrice a bassa pressione, con successiva applicazione di biocidi. Relativo trattamento protettivo dei materiali lapidei.
– sverniciatura e scartavetratura chiavi e tiranti in ferro, applicazione antiruggine e protettivo dato a pennello;
– rifacimento della copertura del campanile: nuova listellatura lignea e realizzazione del manto di copertura in coppi (ad oggi, come accennato, costituito da una guaina sintetica di tipo bituminoso).
Ammontare delle opere
L’importo di stima globale è frutto della redazione di un Computo Metrico Estimativo che ha analizzato tutti i costi derivanti dall’attuazione del progetto approvato. La stima complessiva delle opere, al netto di IVA del 10%, risulta così suddivisa:
– opere da impresa, incluso smaltimento lastrò in cemento-amianto: € 94.000,00 (importo arrotondato);
– opere di restaura del campanile: € 11.000,00 (importo arrotondato).
Affidamento dei lavori
In data 09.03.2023, il C.P.A.E. della Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Parre, pervenute le offerte di tre imprese del paese sulla base del Computo Metrico di progetto, ha deciso di affidare i lavori all’Impresa Arcade di Romeo Palamini, avendo quest’ultima presentato l’offerta migliore. Tale offerta è risultata inferiore di circa 20.000,00 euro rispetto alla quota parte del Computo Metrico Estimativo di previsione. Rimangono da affidare ad una ditta specializzata per questo tipo di attività, le opere di restauro del campanile.
Copertura economica
Nel mese di giugno 2021, su iniziativa del gruppo “Amici della Trinità”, con Tino Piccinali in prima fila, veniva avviata una campagna di raccolta fondi attraverso la formula delle “Erogazioni liberali finalizzate ai Beni culturali”.
Tale iniziativa ha visto la partecipazione di numerosissimi benefattori, con slanci di notevolissima generosità.
Ad oggi sono stati raccolti € 121.500,00, cifra che copre già di per sé la spesa prevista, comprensiva dell’IVA.
Richieste di finanziamento: i bandi della fondazione Cariplo
Nella primavera del 2021 su interesse del sindaco Danilo Cominelli, attraverso il contatto con un importante esponente della Cariplo, di sua conoscenza, veniva tracciata la strada di partecipazione al bando di Fondazione Cariplo “SOS patrimonio”. Si tratta di bandi a cadenza annuale, che in caso di esito positivo erogano un contributo a fondo perduto del 75% del costo complessivo dell’opera, contro un investimento del restante 25% da parte dell’ente richiedente. Il bando “SOS Patrimonio 2021” non ha avuto esito positivo nonostante il grosso sforzo di preparazione della documentazione richiesta dal format del bando.
Su tutta Bergamo e provincia vennero assegnati i contributi solo su tre interventi. In data 6 ottobre 2022, è stata nuovamente presentata la documentazione relativa al bando di Fondazione Cariplo “SOS patrimonio 2022”, che ha visto partecipe alla compilazione del bando il neo-parroco don Andrea e facendo tesoro del grande sforzo di predisposizione della documentazione dell’anno precedente e integrando quest’ultima con ulteriori documenti.
La delibera di assegnazione dovrebbe essere pubblicata nel mese di giungo p.v.
Speriamo vada meglio della volta scorsa…
Qui è possibile vedere il servizio del 05.08.2020 di BergamoTV.
Un grazie di cuore a tutti coloro che lavorano per la realizzazione di questo progetto. La conservazione di tale bellezza vale tutti questi sacrifici.